Da Forno di Lemie alla Barmèra

 

Questa breve escursione è ricca di motivi di interesse legati in particolare all’architettura degli edifici civili e religiosi dei luoghi visitati, che meglio di altri hanno conservato l’antica fisionomia.

 

Dislivello: 450 m circa

Tempo di percorrenza: 1,20 ore

Segnavia: n. 129b e 131

Difficoltà: E (escursionistico)

Periodo migliore: primavera e autunno

 

Si parte da Forno di Lemie (834 m) lasciando l’auto subito dopo il villaggio, presso la cappella
di San Giulio, che si consiglia di visitare, prima o dopo l’escursione, in quanto contiene i migliori affreschi presenti nelle Valli di Lanzo, risalenti al XV secolo (le visite sono su prenotazione; rivolgersi alla sig.ra Marisa Bellotto, via San Giulio 10, frazione Forno di Lemie, tel. 0123.60286 ore pasti).

Da questo antico centro minerario si torna indietro sulla provinciale, andando a superare il quattrocentesco ponte a schiena d’asino, a doppia arcata e con edicola centrale, al di là del quale
si segue il ripido sentiero per Pessinea. Con alcune svolte si arriva al panoramico santuario della Madonna del Truc, di origine settecentesca, che offre un’ampia veduta sull’antistante Valle Orsera, ultimo rifugio nel XVIII secolo degli orsi delle Valli di Lanzo.

Un breve tratto pianeggiante su ampia mulattiera conduce a Pessinea (1016 m), frazione di Viù ancora abitata in permanenza; a valle della mulattiera, all’entrata del villaggio, si trova una interessante fontana-lavatoio-abbeveratoio. Seguendo i segnavia si sale passando accanto al bel forno da pane frazionale, lasciando poi a sinistra una diramazione per Villaretti (AS – Anello Storico di Lemie, possibile variante per il ritorno).

La mulattiera, alternando tratti pianeggianti a brevi strappi, supera una casa isolata e raggiunge subito dopo un bivio: si lascia a destra il sentiero per Grange di Balma seguendo la direzione per
il monte Ciàrm, che porta ai prati di Ciamproùttan (1118 m), dove si possono osservare due notevoli esempi di stalla-fienile ben diversi tra loro, oggi accomunati dalla copertura in lamiera che ha sostituito gli antichi tetti in paglia di segale. Le case, oltre i fienili, offrono un piacevole punto di sosta con panca e fontana.

Si sale ora dritti a monte delle case, puntando a un segnavia biancorosso su un masso, dove si ritrova la mulattiera, che entra nel bosco di faggi. Essa è qui meno segnalata, ma basta seguirne
il percorso principale (ometto indicatore) che si porta a fiancheggiare un rio sulla destra.

Si ritrovano i segnavia e con alcune ripide svolte si arriva al suggestivo insediamento della Barmèra (1260 m), che appare sulla sinistra sotto un’enorme roccia sporgente (barma) che dà il nome
alla località. Qui, a quanto è dato sapere, si trova l’ultimo brandello di tetto di paglia superstite
nelle Valli di Lanzo; osservando con attenzione il sito, abbandonato da tempo, ci si può rendere conto delle condizioni abitative estreme a cui l’uomo doveva adattarsi in passato per sopravvivere.

Il ritorno è per il percorso di salita in 1 ora circa.

 

È possibile, a monte di Pessinea, seguire sulla destra l’interessante itinerario dell’Anello Storico
di Lemie (AS, segnavia n. 131) che, con un lungo mezzacosta a saliscendi tra reconditi insediamenti in abbandono, conduce alla frazione Villaretti (1134 m) e poi scende a Lemie (957 m), dove si possono visitare gli affreschi cinquecenteschi dell’oratorio della Confraternita del SS. Nome di Gesù (idem come sopra per la prenotazione). Dal capoluogo, passando sull’altro lato della Stura, il percorso riporta a Forno di Lemie (calcolare circa 4 ore da Pessinea).

 

 

Bibliografia di riferimento:

 

Sull’architettura tradizionale nelle Valli di Lanzo: A. AUDISIO, Architettura e cultura nelle vecchie abitazioni permanenti delle alte Valli di Lanzo, G.A. Caula Editore, 1974.

 

Sui fienili presenti nell’itinerario: A. AUDISIO, V. PIGAZZINI, I tetti di paglia. Note sulla diffusione nell’arco alpino e sui “benàl” di Viù, in Miscellanea di studi storici sulle Valli di Lanzo, Società Storica delle Valli
di Lanzo,
vol. L, 1996.

 

Sugli antichi affreschi della zona: C. BERTOLOTTO, G.G. MASSARA, Cicli di affreschi a Lemie. Cappella
di San Giulio – Oratorio della Confraternita del SS. Nome di Gesù
, Società Storica delle Valli di Lanzo,
vol. CXXIX, 2015.

 

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info@societastorica-dellevallidilanzo.it – 10074 Lanzo Torinese (TO), via San Giovanni Bosco 1 (c/o Biblioteca Civica e Archivio Storico – tel. 0123.29331)